Borsa 3 aprile 2020. Chiusura in negativo per i mercati. Torna a correre il petrolio.
MILANO – Borsa 3 aprile 2020. E’ stata un’ultima seduta molto difficile dei mercati con chiusure negative dovute al crollo degli indici del Pmi che è arrivato ai minimi storici. L’indice, che monitora l’andamento dell’attività manifatturiera in Italia, nel mese di marzo ha raggiunto 20,2 punti (a febbraio era 50,7).
Un crollo che preoccupa molto i mercati italiani (e non solo) visto che al di sotto dei 50 punti si aspetta una contrazione economica.
La giornata di mercati
Indici europei in negativo con la peggiore che è stata Piazza Affari. Seduta altalenante per Milano che al termine della sessione ha concluso con -2,67%. Male anche Parigi (-1,61%) e Londra (-1,35%). Stabile, invece, Francoforte che nel finale di giornata ha ridotto le perdite con un -0,47%.
Chiusura in negativo anche negli Stati Uniti. Nasdaq ha registrato un -1,41% mentre la seduta del Dow Jones è stata invariata. Continua, invece, l’altalena degli indici asiatici. Singapore ha perso il 2,6%. Meglio hanno fatto Hong Kong (-0,19%) e Shanghai (-0,84%) che sono riusciti a ridurre al minimo le perdite. Giornata senza particolari scossoni, invece, per Tokyo che al termine della sessione ha registrato un +0,01%.
Spread in risalita
Spread leggermente in risalita anche se ancora al di sotto dei 200 punti base. La curva al termine della seduta ha toccato quota 197 con il rendimento del decennale italiano all’1,53%. Seduta tranquilla anche per l’oro che ha concluso a 1,613 dollari all’oncia.
Ritorna a correre, invece, il petrolio che ha avuto un balzo importante dopo l’ottima chiusura di ieri. Al termine della sessione il Brent è cresciuto di quasi 10 punti percentuali a 32,79 dollari al barile. Il Wti, invece, è salito a 26,59 dollari.
In arrivo una settimana decisiva
Per l’Europa è in arrivo una settimana decisiva per il rilancio dell’economia. Il 7 aprile è in programma il Consiglio europeo per cercare di trovare l’accordo su come far arrivare i soldi agli Stati per combattere l’emergenza coronavirus.